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Equa concorrenza nel fotovoltaico e cessione credito: la proposta di ITALIA SOLARE

ITALIA SOLARE – l’associazione dedicata al fotovoltaico e alle integrazioni tecnologiche per la gestione intelligente dell’energia – ha indirizzato una lettera al premier Giuseppe Conte, ai ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico e ai rispettivi Sottosegretari, ai presidenti di Camera e Senato, ai responsabili dei gruppi parlamentari e all’AGCM. L’associazione chiede che in tema di cessione del credito venga approvato un emendamento che permetta di combinare in modo efficace la riduzione dei pagamenti per i clienti finali con l’equa concorrenza sul sul mercato del fotovoltaico.

Nell’emendamento, Italia SOLARE propone che la ripartizione delle detrazioni fiscali avvenga in cinque anni e non in dieci. Propone inoltre di attribuire un credito d’imposta di valore equivalente alle detrazioni fiscali a chi sia disponibile a dare al cliente un contributo di importo liberamente pattuito per pagare la fattura del fornitore.

Tale contributo – spiega Paolo Rocco Viscontini, presidente di ITALIA SOLARE – può essere pagato da soggetti che hanno un interesse economico diretto o indiretto alla fornitura e quindi anche dai trader di energia che compreranno l’energia prodotta in eccesso dagli impianti fotovoltaici, dai fornitori di beni per la mobilità elettrica, di applicazioni domotiche, di pompe di calore, di forni a induzione oltre che dai fornitori diretti o indiretti dell’impianto fotovoltaico. Saranno comunque soggetti che hanno un interesse economico alla fornitura e la loro sarà dunque un’operazione industriale e non finanziaria”.

Viene inoltre previsto, entro un limite di spese di 200 mila euro per gruppo societario e di 15 milioni di euro in aggregato, in via transitoria, la possibilità di fare acquistare, a prescindere da ogni coinvolgimento nel ritiro di energia dell’impianto, i crediti d’imposta al GSE sino al 31 dicembre 2020. Il tutto da finanziarsi a valere sui proventi dell’emission trading e su fondi di garanzia non utilizzati.

Con il meccanismo così riformato si può dare una spinta importante allo sviluppo del settore salvaguardando gli operatori e garantendo un importante beneficio ai clienti finali, senza incrementi di spesa effettivi, oltre a dare un importante impulso all’occupazione”, commenta Viscontini.

In base al provvedimento proposto da ITALIA SOLARE – riporta infine la lettera – il prezzo finale non verrà aumentato, come invece è avvenuto con il provvedimento attualmente in vigore, e le ditte di installazione potranno crescere senza dover provvedere ad anticipazioni finanziarie per loro impossibili.

 

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