Falck Renewables e Bluefoat Energy sono pronte ad avviare lo Studio di impatto ambientale (Sia) per il parco eolico offshore denominato “Odra Energia”.
Si tratta – riporta il sito lecceprima.it – di un progetto che interessa uno specchio di mare al largo della costa tra Porto Badisco e Santa Maria di Leuca per il quale il 29 dicembre scorso è stata presentata istanza di autorizzazione al ministero per la Transizione ecologica. Il dibattito è aperto da mesi e vede contrapporsi ai proponenti e ai favorevoli a priori nel nome della transizione energetica dalle fonti fossili a quelle rinnovabili, un fronte che tiene insieme enti locali e movimenti, nettamente contrari all’ipotesi di localizzazione.
Il progetto prevede l’installazione di 90 turbine capaci di produrre in un anno energia pari al consumo di oltre un milione di utenze domestiche. La loro disposizione è ipotizzata a una distanza minima di 12,8 chilometri dalla costa (con un allontamento di tre rispetto alla prima proposta), che renderebbe comunque visibili le pale da alcuni punti della costa salentina nell’ordine di grandezza di poco meno di un centimetro e mezzo. È questo il fattore di maggiore criticità: verrebbe compromesso, questa la convinzione del fronte del no, uno degli aspetti più caratteristici del litorale e del paesaggio e, con essi, tutta una prospettiva di sviluppo incentrata sull’attrattività turistica.
Falck Renewables e Bluefoat Energy, conclusa l’attività tecnicamente detta di scooping (consultazione preliminare, facoltativa), si accingono dunque a fare la prima vera mossa, quella relativa allo studio di impatto ambientale e propedeutica all’eventuale autorizzazione.