Il Decreto Rilancio – mirato a contrastare l’emergenza da coronavirus – è stato approvato dal Consiglio dei Ministri mercoledì sera (qui la nostra news), ma non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale: la pubblicazione dovrebbe arrivare lunedì.
Per ciò che concerne il settore sostenibilità, abbiamo selezionato gli interventi inseriti nel Decreto Rilancio legati a quattro temi principali: energia, innovazione, mobilità e agricoltura.
Eccoli, punto per punto:
- L’Energia nel DL Rilancio: dal superbonus edilizio alle bollette
La versione approvata dal CdM del Decreto Rilancio conferma una delle principali novità in materia di riqualificazione energetica. Parliamo del superbonus del 110% per gli interventi di efficientamento e messa in sicurezza antisismica degli edifici. Nel dettaglio la detrazione IRPEF si applicherà alle spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Ma il campo di applicazione supera quello dei tradizionali ecobonus e sismabonus aggiungendo anche i lavori di installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica per auto elettriche. Per tali interventi il contribuente potrà scegliere se usufruire della detrazione o cederla all’impresa ottenendo uno sconto in fattura. Tale sconto potrà, quindi, essere recuperato dal fornitore sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari.
Il testo prevede anche la cancellazione a partire da gennaio 2021 delle cosiddette “clausole di salvaguardia” Iva e accise su alcuni prodotti carburanti. Si tratta di un meccanismo che prevede un aumento automatico di specifiche voci di tasse e imposte qualora non vengano trovate le coperture per tenere i conti pubblici in ordine.
E ancora, il Decreto Rilancio introduce la riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici da maggio a luglio 2020. Per la precisione il taglio inciderà sulle voci “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema” della bolletta. L’ARERA avrà il compito di rideterminare le tariffe “senza aggravi tariffari per le utenze interessate e in via transitoria e nel rispetto del tetto di spesa”.
- Agricoltura : ok al fondo emergenziale per le filiere in crisi
Sul fronte agroalimentare il Dl prevede che regioni, provincie autonome, enti territoriali e Camere di commercio possano adottare misure di aiuto dirette, a valere sulle proprie risorse. Gli aiuti non possono superare i 120.000 euro per ogni impresa del settore pesca e acquacoltura e i 100.000 euro per quelle della produzione primaria di prodotti agricoli.
Il provvedimento istituisce anche un “Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi”; lo strumento avrà una dotazione di 500 mln per l’anno 2020, finalizzati all’attuazione di interventi di ristoro per i danni subiti dal settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura.
- Mobilità: tra bonus bici e fondi di sostegno al TPL
Per sostenere il settore del trasporto pubblico locale e regionale, il Decreto Rilancio istituisce presso il Ministero delle infrastrutture un fondo ah hoc. Lo strumento compenserà la riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020 rispetto alla media registrata per lo sesso periodo negli anni 2018-2019. Il provvedimento concentra le sue attenzioni anche sulla mobilità sostenibile, prevedendo un programma sperimentale di incentivi. In particolare, ai residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, Città metropolitane, capoluoghi di Provincia è riconosciuto un “buono mobilità”. Il buono coprirà il 60% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 500 euro per l’acquisto di bici, segway, hoverboard, monopattini, anche elettrici. In alternativa potrà essere usato per usufruire degli stessi mezzi attraverso servizi urbani di mobilità condivisa. L’incentivo rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2020 e potrà essere richiesto una sola volta.
- Innovazione: il Dl Rilancio premia le startup
Il provvedimento disciplina la creazione, presso il Ministero dello sviluppo economico, di un “Fondo per il trasferimento tecnologico”. Le risorse promuoveranno iniziative e investimenti “utili alla valorizzazione e all’utilizzo dei risultati della ricerca presso le imprese operanti sul territorio nazionale, con particolare riferimento alle start-up innovative”. Non solo. Sono previste ulteriori norme per rafforzare il sostegno pubblico diretto alle start-up, nell’ambito di “Smart&Start Italia”.