Il progetto di riqualificazione delle delle traverse o pescaie – dette anche “briglie” – lungo il tratto fiorentino dell’Arno per la produzione di energia idroelettrica procede senza intoppi. Lo scorso 29 marzo si è tenuta l’inaugurazione della briglia all’Isolotto, che ospita una turbina ad acqua fluente già in funzione. Questo impianto sfrutta un salto di circa 6,5 metri e una portata di 30 metri cubi al secondo. Si potrà così generare una potenza annuale di 7,4 gigawatt.
Quella dell’Isolotto è una delle 13 pescaie (gli impianti sono 12) oggetto dei lavori di recupero voluti dalla Regione Toscana e la terza ad entrare in funzione dopo le briglie di Incisa e Compiobbi già entrate in esercizio. Tutti gli impianti sono realizzati attraverso un Project Financing con Iniziative Toscane ed entreranno tutti in funzione entro il 2025.
Le località lungo l’Arno interessate dal progetto di ristrutturazione delle briglie sono Incisa, Ponte Annibale, Rignano, Sieci, Ellera, Compiobbi, Martellina e Cartiera, Nave di Rovezzano e Sant’Andrea di Rovezzano, Porto di Mezzo a Signa. A Firenze la zona di San Niccolò e l’Isolotto.
La produzione di energia elettrica stimata con l’entrata in funzione dei 12 impianti si aggira sui 55 Gigawatt l’anno. Pari a quella necessaria per far fronte al fabbisogno di circa 20mila famiglie. Ed è equivalente ad un risparmio di circa 25 mila tonnellate annue di CO2.
Nell’ambito di ognuna delle 13 traverse in corso di rifunzionalizzazione, che costituiscono delle vere o proprie barriere ecologiche, sono state e verranno realizzate opere di mitigazione ambientale e ripristino dei corridoio ecologici tramite la realizzazione di scale per la risalita della fauna ittica.