La Romagna può diventare la ‘Green energy valley’ d’Italia. Lo stimolo arriva da Confindustria che a Cesena ha organizzato il Romagna Business Matching, iniziativa di networking e b2b presso la fiera con espositori, incontri e workshop.
Secondo il vicepresidente di Confindustria per le filiere e le medie imprese, Maurizio Marchesini, il progetto romagnolo è “la strada obbligata per uscire da questa dipendenza” dagli altri Paesi. “Dobbiamo trovare fonti alternative di tipo classico per superare il periodo intermedio e poi andare verso fonti alternative rinnovabili”, ha detto a margine dell’evento.
“Da oltre 60 anni la Romagna, ma soprattutto Ravenna, lavora sull’estrazione prima del petrolio e oggi del gas.” – ha ricordato Roberto Bozzi, presidente Confindustria Romagna – “Molte aziende del territorio hanno grandi competenze sia nell’eolico che nel fotovoltaico“. Queste forze secondo Bozzi vanno unite al servizio delle transizione ecologica “che ci permetta di arrivare al 2035 ad emissioni, su molti prodotti, praticamente zero”.
Ravenna avrà presto un rigassificatore, che è solo “uno degli esempi che stiamo portando avanti, ma dobbiamo velocizzare tutte le autorizzazioni sul fotovoltaico e sull’eolico“, ha affermato il presidente. “Sono cinque anni che in Romagna non si fanno investimenti, o quasi, su fotovoltaico ed eolico di grandi dimensioni. Ne abbiamo assolutamente bisogno se vogliamo rispettare quello che l’Europa ci chiede“.