Elettricità Futura – Associazione delle imprese che rappresenta in Italia ed Europa l’intera filiera industriale elettrica – ha aderito a Bioenergy Europe, organizzazione internazionale no-profit delle bioenergie costituita da 40 Associazioni, 90 imprese e istituti di ricerca. Lo comunica l’Associazione sul suo sito.
La decarbonizzazione – riporta la nota – è una grande opportunità di crescita economica, di miglioramento ambientale e valorizzazione della filiera industriale, soprattutto nel caso di tecnologie come le bioenergie, strettamente legate al settore agro-alimentare, alla manutenzione boschiva, oltre che alla gestione di scarti e sottoprodotti e quindi all’economia circolare.
Le bioenergie sono fortemente radicate sul territorio nazionale, generano infatti importanti ricadute a livello di occupazione e garantiscono un’elevata e stabile produzione al sistema Paese.
Dichiara a riguardo Andrea Zaghi (nella foto), Direttore Generale di Elettricità Futura: “Vogliamo lavorare insieme a Bioenergy Europe per garantire il fondamentale apporto delle bioenergie agli sfidanti obiettivi delle rinnovabili e in materia di sicurezza del sistema elettrico. In questo momento in Italia vi è una grave problematica legata alla dismissione di quasi 3.000 impianti di produzione da bioenergie, in grado di fornire 20 TWh di energia rinnovabile, tramite una produzione programmabile e funzionale alla gestione del sistema elettrico. È pertanto necessario rendere economicamente sostenibile l’approvvigionamento della materia prima utilizzata in questi impianti, oltre che promuovere interventi di ammodernamento e di rimozione di tutti quei vincoli normativi, al fine di mantenere elevate performance di generazione nel pieno rispetto degli standard ambientali”.