L’ecobonus 110% – la detrazione introdotta dal D.L. n. 34/2020 (il cosiddetto Decreto Rilancio) – offre molte opportunità. Tra queste anche l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche, purché in combinato con altri interventi previsti dallo stesso decreto. Nei giorni scorsi è stato ulteriormente chiarito che per ottenere il Superbonus sull’installazione di fotovoltaico, colonnine e accumulo in spazi privati come garage o box condominiali non serve nessuna autorizzazione.
Il tema delle autorizzazioni è già stato risolto all’articolo 1.3 del Decreto 3 agosto 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sia per gli impianti privati ad uso pubblico, sia per quelli privati ad uso privato, come appunto quelli domestici. Però gli impianti devono essere dedicati all’uso specifico: non è più consentita la semplice installazione di una presa Shuko; è necessaria una wall box con tecnologia di ricarica Modo 3. E devono essere installati da un tecnico abilitato che ne certifichi la conformità.
Non è prevista un’autorizzazione dei Vigili del Fuoco, poiché l’impianto non è soggetto a normative anti incendio. Una successiva circolare attribuisce però al proprietario la responsabilità di ispezionare settimanalmente l’impianto controllandone l’efficienza.
In linea generale i lavori incentivati con il Superbonus, devono comunque essere inseriti nel quadro di una ristrutturazione più ampia. Colonnina, accumulo e impianto fotovoltaico, in altre parole, non possono essere interventi isolati o spot, bensì abbinati ad altri interventi (cappotto termico, sostituzione di infissi, trasformazione degli impianti di climatizzazione, ecc.).
Quanto alle colonnine, si ricorda poi che in base all’art. 4 del Dlgs 257/2016, dal gennaio 2018 l’installazione è addirittura obbligatoria per gli edifici residenziali di nuova costruzione ma anche per i fabbricati già esistenti oggetto di ristrutturazione edilizia di primo livello che riguardi almeno il 50% della superficie lorda e l’impianto termico. In questo caso per ogni parcheggio (coperto o meno) e per ogni box auto dell’immobile devono essere presenti le infrastrutture e le prese di ricarica che permettono la connessione di almeno un’auto.