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DL Ristori: Italia Solare scrive a Draghi per chiedere un confronto urgente

ITALIA SOLARE ha scritto al premier Mario Draghi in merito alla bozza circolata sul DL Ristori che prevede inspiegabilmente – secondo l’Associazione – la modifica di accordi pregressi a cui gli operatori hanno fatto legittimo affidamento, cambiamento ancora più inaccettabile considerando che non vi è stata alcuna consultazione con gli operatori.

“Il DL Ristori diffuso in bozza – scrive Paolo Rocco Viscontini, Presidente ITALIA SOLARE – ha sì recepito la nostra disponibilità, che si concretizza in un tetto massimo al prezzo di cessione dell’energia, ma ha completamente disatteso le condizioni vincolanti che avevamo posto come necessarie per rendere accettabile un simile provvedimento e indicate nella nostra lettera a Voi indirizzata dello scorso 29 dicembre che riportiamo per punti nelle pagine seguenti. Il testo di decreto sinora visionato inspiegabilmente modifica accordi pregressi a cui gli operatori hanno fatto legittimo affidamento, cambiamento ancora più inaccettabile considerando che non vi è stata alcuna consultazione con gli operatori”.

La missiva riporta anche la richieste di capire a quanto ammonta la somma prevista ritenuta necessaria per contenere efficacemente le bollette di famiglie e imprese nel 2022 e quali sono stati i criteri di calcolo adottati per l’allocazione dei fondi.

Il presidente dell’Associazione specifica poi che la soluzione all’attuale crisi risiede nello sviluppo delle rinnovabili: “Il passaggio dalla generazione centralizzata e fossile alla generazione distribuita e rinnovabile è avviato e non ha senso fermarlo. Trasformiamo un momento di crisi in una grande opportunità per realizzare un sistema energetico pulito e indipendente dalle fluttuazioni dei combustibili provenienti in gran parte dall’estero. Siamo a disposizione per ogni necessità di approfondimento, auspicabilmente attraverso l’apertura di un tavolo di confronto urgente per affrontare questa delicata congiuntura economica in modo costruttivo e rispettoso del principio del legittimo affidamento.” 

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