Gli esiti delle aste e dei registri della prima procedura del DM 4 luglio 2019 pubblicati dal GSE (Gestore Servizi Energetici) a fine gennaio, ancora una volta hanno testimoniato l’importante partecipazione del settore eolico a completa saturazione dei contingenti di potenza messi a disposizione dal Decreto. Lo sottolinea una nuova comunicazione di ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento).
Il nuovo Decreto Ministeriale ha per la prima volta previsto l’aggiudicazione di un meccanismo di incentivazione a due vie. Tale previsione non rende possibile una diretta correlazione tra il valore di aggiudicazione e il valore del PUN (Prezzo Unico Nazionale) se non a meri fini indicativi.
Da notare – evidenzia l’Associazione- che la partecipazione degli operatori eolici è risultata importante, addirittura predominante sulla fonte fotovoltaica, a dimostrazione che la tecnologia eolica non solo è matura e competitiva ma che esiste un potenziale eolico importante nel Paese che l’ANEV ha da tempo rappresentato nelle dovute sedi Istituzionali.
Questo il riassunto di ANEV rispetto agli esiti delle aste e dei registri pubblicate dal GSE:
- Per i 500 MW messi a disposizione per le aste dalla prima procedura del DM – Gruppo A, le richieste pervenute sono state 27, di cui ben 18 progetti eolici sono stati ammessi in graduatoria su un totale di 19.
- Per i 45 MW messi a disposizione per i registri dalla prima procedura del DM – Gruppo A, le richieste pervenute sono state 523, di cui ben 96 progetti eolici ammessi in posizione utile su un totale di 169.
- Il contingente di potenza non assegnato per i registri in questa procedura è stato di ben 26 MW.
I valori di cui sopra – conclude l’Associazione – sono una chiara evidenza che oggi il settore eolico nel nostro Paese non solo è presente, ma è anche maturo e pronto a contribuire significativamente al processo di transizione energetica delineato dal PNIEC.