Aumentare la consapevolezza sui servizi forniti dallo stoccaggio energetico, identificare gli ostacoli alla diffusione efficiente delle rinnovabili insieme allo storage e sostenere un quadro finanziario, legale e politico in grado di supportare l’implementazione dei sistemi di accumulo. Sono questi i tre obiettivi su cui lavorerà Energy Storage Coalition, la nuova organizzazione europea volta ad accelerare la decarbonizzazione del sistema energetico europeo. Nata dall’accordo tra SolarPower Europe, l’Associazione europea per lo stoccaggio dell’energia, WindEurope e Breakthrough Energy, la Coalizione è stata presentata nei giorni scorsi nel corso di un evento a Bruxelles,alla presenza della Commissaria europea per l’Energia Kadri Simson (nella foto).
“Questo lancio invia un segnale importante – ha dichiarato Simson –. Rafforza ciò per cui la Commissione sta preparando il terreno dal 2016, vale a dire liberare il potenziale dello stoccaggio dell’energia e di altri servizi di flessibilità per i consumatori e il sistema energetico”.
I sistemi di accumulo garantiscono all’infrastruttura elettrica la flessibilità necessaria man mano che aumenta la penetrazione delle rinnovabili non programmabili. Immagazzinando l’energia in eccesso durante i periodi di alta produzione e rilasciandola durante i periodi di forte domanda, l’accumulo aiuta a bilanciare la rete e a garantire un approvvigionamento affidabile. Rafforzando la resilienza energetica e riducendo di conseguenza la dipendenza dai combustibili fossili come fonti di energia di riserva.
“Lo scorso inverno – ha sottolineato Walburga Hemetsberger, Ceo di SolarPower Europe – le rinnovabili dell’Ue hanno generato più elettricità rispetto ai combustibili fossili. Abbiamo bisogno di una solida infrastruttura energetica per renderle la norma per tutto l’anno. Ciò significa prendere sul serio l’energy storage e preparare la rete”. Sulla stessa linea Giles Dickson, Ceo di WindEurope: “È necessario più spazio di accumulo per aumentare la capacità dei parchi eolici in grado di connettersi alle reti, soprattutto nei punti più deboli. Dobbiamo anche fare in modo che ogni kWh prodotto dai parchi eolici possa essere utilizzato al massimo delle sue potenzialità e nel miglior modo possibile. Per garantire l’approvvigionamento energetico dell’Europa, dobbiamo offrire flessibilità di sistema riducendo a zero la nostra dipendenza dai combustibili fossili”.