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Dati Gaudì, in Italia cresce il fotovoltaico

Non si ferma la crescita del fotovoltaico nel nostro Paese. Complici l’inflazione e gli aumenti del gas e dell’energia elettrica, che secondo quando rilevato dall’Associazione nazionale consumatori hanno toccato quota +135% su base annua rispetto al 2021, sta verificandosi un costante incremento nell’impiego di energia solare. Rispetto ai dati rilevati lo scorso anno da Gaudì, il sistema di Gestione delle Anagrafiche Uniche Degli Impianti, nel 2022 sono stati installati ulteriori 1.896 MW di potenza fotovoltaica, con una crescita del 146%.

A trainare il boom dell’energia pulita – specifica un lancio dell’agenzia Askanews – è soprattutto l’esigenza di fronteggiare l’aumento dei costi attraverso i pannelli solari che, nel caso di un impiego annuo medio di 4500kWh, garantiscono un risparmio pari al 75% circa. Ma i benefici del fotovoltaico non si fermano al risparmio in bolletta; al contrario, rientrano a 360 gradi nei progetti di transizione ecologica resi sempre più urgenti dall’emergenza climatica.

Daniele Iudicone, CEO del gruppo Fotovoltaico Semplice, spiega che “oltre ad apportare un sostanziale risparmio per famiglie e imprese, l’energia solare presenta straordinari benefici ambientali. Grazie al proprio funzionamento, infatti, i pannelli non generano emissioni o scorie da un punto di vista chimico né sotto il profilo termico, ma soprattutto non richiedono l’utilizzo di fonti fossili come petrolio o carbone”.

Caratteristiche, queste, che hanno spinto la Commissione Europea a inaugurare nei giorni scorsi l’alleanza Europea dell’Industria solare fotovoltaica. La produzione di energia fotovoltaica, infatti, consente di evitare o ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, uno dei principali gas responsabili dell’effetto serra e, di conseguenza, dei cambiamenti climatici.

“Per poter valutare con esattezza in che modo il fotovoltaico possa impattare positivamente sulla Co2, occorre tenere a mente diversi fattori. Si va dalla dimensione dell’impianto solare – aggiunge Iudicone – fino alla tipologia di utilizzo e l’edificio specifico su cui è installato. A livello generale, tuttavia, è indubbio che il fotovoltaico rappresenti la soluzione energetica più green e sostenibile in assoluto sotto ogni profilo”.

L’esperto precisa che “la quantità di anidride carbonica evitata ogni anno grazie a questo approccio rimane un dato oggettivo. Moltiplicando il valore di energia prodotta dall’impianto al mix elettrico italiano, si evince che per ogni kWh prodotto da fotovoltaico si evita l’immissione in atmosfera di 0,53kg di Co2. Inoltre, sempre in ottica sostenibilità, i pannelli hanno una durata media di 25 – 30 anni, molto più lunga rispetto a qualsiasi altra tipologia di impianto per la produzione energetica, e al termine della vita sono soggetti a recupero. Il fotovoltaico, in definitiva, rappresenta un risparmio enorme tanto sul piano economico quanto su quello ambientale”.

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