Una nuova tecnologia di ancoraggio delle torri eoliche promette di rivoluzionare il mercato del rinnovabile in un contesto di crescente necessità di investimenti in energia verde. Lo afferma in una nota José Emilio Brandao, direttore commerciale di Metalvix, azienda brasiliana del settore del rinnovabile che ha sviluppato un nuovo sistema di ancoraggio delle torri eoliche basato sul concetto di “tensegrità”, cioè che utilizza trazione e compressione per dare stabilità a una struttura.
“In questo modo riduciamo in modo drastico il volume delle fondamenta della torre”, spiega Brandao, secondo il quale una torre eolica tradizionale richiede una fondazione fino a 500 metri cubi di cemento, il che significa una base fino a 50 metri di diametro e fino a 10 metri di altezza.
“Abbiamo drasticamente ridotto quel volume a circa 50 metri cubi con una riduzione fino al 30% del costo dell’investimento“, aggiunge Brandao. Il sistema consente in questo modo di installare torri eoliche dove prima non era possibile a causa della geologia del terreno, ad esempio in cima a una collina. La tecnologia, ha impiegato sei anni per svilupparsi ed è già brevettata in Brasile, Europa e Stati Uniti, conclude la nota.