Intesa Sanpaolo lancia un nuovo programma per la transizione energetica con un plafond di 76 miliardi di euro, nell’ambito del più ampio piano da 410 miliardi a sostegno del Pnrr. L’obiettivo è favorire gli investimenti in fonti rinnovabili e accelerare i processi di autonomia energetica delle imprese aumentandone la competitività e generando benefici economici, ambientali e sociali per la collettività, in un’ottica di rinnovata collaborazione tra pubblico e privato.
Il programma, ‘Motore Italia Transizione Energetica’, dedica anche una specifica progettualità alle Comunità energetiche rinnovabili (Cer). “Oggi diamo un ulteriore supporto alla crescita industriale del passe, perché sappiamo quanto incide la componente energetica sul bilancio delle imprese“, afferma il responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, sottolineando che “le comunità energetiche rappresentano un elemento cardine nall’ambito di questa transizione”, perché “consentono produzione, consumo e, peraltro, la possibilità di rimettere in circolo energia nell’ambito delle comunità in cui le aziende sono protagoniste”.
Con ‘Motore Italia Transizione Energica‘, per le aziende che decidono di investire nelle energie rinnovabili, viene lanciata una nuova linea di finanziamento, denominata S-Loan Cer, a cui è possibile abbinare la garanzia green di Sace. Il meccanismo di funzionamento prevede un incentivo in termini di agevolazione sul tasso di interesse a fronte dell’investimento in energia rinnovabile, a cui viene riconosciuta una ulteriore premialità nel caso in cui l’impresa destini parte dell’energia prodotta e non autoconsumata alla Comunità energetica rinnovabile.