A causa dell’emergenza coronavirus, i consumi di energia in Italia sono in calo. In particolare al Nord, zona a maggior impatto industriale ma anche quella più colpita dal virus, dove il consumo di energia elettrica è inferiore del 25% rispetto ai livelli pre-crisi.
Sono dati riportati da un articolo de Il Sole 24 Ore: la brusca flessione del fabbisogno elettrico si starebbe facendo sentire soprattutto al Nord e nelle regioni a maggiore impatto sia virale che industriale, come Lombardia, Veneto, Emilia. La domanda di gas, petrolio e corrente elettrica, secondo un sondaggio del giornale sui primi indicatori, sarebbe scesa di circa il 10%, un livello che non si vedeva dalla Seconda guerra mondiale.
Secondo l’ad di A2A, Valerio Camerano, “in Italia i consumi di energia elettrica sarebbero diminuiti “del 15%, mentre al Nord, la zona più colpita, del 25%“. Sempre nell’articolo de Il Sole 24 Ore, Simone De Marchi, ad di Axpo Italia, sostiene che “dal 1945 questa è la prima crisi dell’offerta”, e prevede che il settore delle aziende elettriche soffrirà anche i crediti deteriorabili che emergeranno tra un anno.