I consumi domestici di acqua sono aumentati di oltre il 50%. Questa la stima messa a punto dall’Enea sugli effetti delle misure adottate contro l’emergenza coronavirus. Il documento ipotizza fino a 12 lavaggi giornalieri a testa in più rispetto al normale in seguito alla maggior frequenza con cui ci si deve lavare le mani per contrastare il Covid-10; il che si traduce in un impatto pari a circa 48 litri in più a persona, per un aumento complessivo dei consumi domestici fino al 53%.
Le stime sui consumi idrici, elaborate dai ricercatori dell’Enea vengono messe a disposizione delle autorità competenti, e sono rientrate nell’ambito della Giornata mondiale dell’acqua che si è tenuta il 22 marzo. Le stime prendono in considerazione diverse variabili, come per esempio consuetudini personali e tipo di rubinetto. In condizioni normali, il consumo medio pro-capite (con sistemi intelligenti di risparmio idrico) si attesta sui 120 litri al giorno a persona.
Ricordiamo che l’Enea fornisce sul suo sito indicazioni sui consumi e sul recupero delle acque anche in questo momento di emergenza sanitaria per il coronavirus.