«Il 2021 è stato un anno di grandi soddisfazioni. In soli sei mesi abbiamo superato ampiamente l’obiettivo previsto», racconta Alessandro Vigilanti, co-founder e Ceo di GASGAS, la startup innovativa che pone al centro del proprio business la gestione di colonnine elettriche di ricarica.
Nel 2021 GASGAS ha raccolto 700mila euro, la metà grazie a una campagna di crowdfunding di grande successo sulla piattaforma Crowdfundme.it. Ma la crescita della startup – riporta un comunicato – è “inarrestabile”, e a breve è prevista una nuova campagna di raccolta, riservata questa volta solo a investitori professionali. Inoltre, a fine 2021 GASGAS ha acquisito Easycharge Srl, un operatore attivo dal 2019 nella realizzazione di punti di ricarica per veicoli elettrici, che contava su una rete già operativa, e di competenze molto qualificate. «Abbiamo diverse idee per investire e crescere ancora. Quella con Easycharge è stata la prima operazione di M&A tra operatori indipendenti del settore. Per il 2022 stiamo valutando altre acquisizioni simili» precisa il Ceo di GASGAS.
Secondo una rilevazione recente di Avere-France: Electric vehicles Agency, l’Italia è al quinto posto in Europa per numero di colonnine, con 22.038 punti di ricarica, mentre l’Olanda, al primo posto, ne vanta 82.172. Si tratta di un ottimo piazzamento per il Bel Paese, anche se le stazioni di ricarica fast e ultra-fast sono ancora molto poche. E se guardiamo il numero di stazioni di ricarica attive c’è uno sbilanciamento netto tra nord e sud. GASGAS- specifica il comunicato – è al lavoro anche per colmare questi divari.
«La nostra rete a inizio 2022 è composta da quasi 150 punti di ricarica in 28 siti, tutti caratterizzati dalle qualità che GASGAS considera imprescindibili per soddisfare le necessità degli e-driver. Prima di tutto parliamo di un’elevata affidabilità, perché le colonnine devono funzionare sempre, e in secondo luogo è essenziale il presidio di location che permettono di valorizzare al meglio il tempo di attesa per la ricarica: centri commerciali, importanti catene di ristorazione, palestre, alberghi, officine e stazioni di servizio».
Un punto di forza di GASGAS sta nella propria rete di e-driver, molti dei quali sono diventati soci grazie a un round di equity crowdfunding di grande successo nel 2021. Proprio le indicazioni degli utenti permettono di individuare i luoghi più adatti dove installare le colonnine. Inoltre, l’esigenza naturale degli e-driver è che gli impianti siano sempre funzionanti, e che eventuali disservizi siano segnalati tramite app per evitare spiacevoli soprese una volta giunti sul posto. «Noi di GASGAS ci mettiamo la faccia. Abbiamo fatto dell’affidabilità un punto di forza imprescindibile, che si aggiunge alla selezione di location comode e utili per chi sosta. Quindi non solo installiamo dove c’è realmente bisogno, ma garantiamo il servizio, sempre. Questo approccio è piaciuto molto al mercato e ci porterà nei prossimi mesi a installare nuove colonnine sia direttamente, sia per conto terzi» sottolinea Vigilanti.
Secondo una rilevazione recente di Avere-France: Electric vehicles Agency, l’Italia è al quinto posto in Europa per numero di colonnine, con 22.038 punti di ricarica, mentre l’Olanda, al primo posto, ne vanta 82.172. Si tratta di un ottimo piazzamento per il Bel Paese, anche se le stazioni di ricarica fast e ultra-fast sono ancora molto poche. E se guardiamo il numero di stazioni di ricarica attive c’è uno sbilanciamento netto tra nord e sud. GASGAS è al lavoro anche per colmare questi divari.
Oggi è possibile trovare colonnine GASGAS anche presso brand del calibro di Old Wild West, Doppio Malto o vicino al Serravalle Design Outlet a testimonianza del grande interesse che il mercato sta riconoscendo alle scelte di questa startup. Parliamo sempre di attività commerciali che possono contare su flussi elevati e costanti di persone. «Più un punto di interesse è davvero tale per l’utente, più è facile che la colonnina attragga gli e-driver. Ma non solo, con la presenza delle colonnine in luoghi molto frequentati si invogliano tutti gli indecisi ad acquistare finalmente l’auto elettrica a cui stanno puntando da tempo. Le nostre installazioni hanno la potenzialità di portare valore a tutto il mercato» conclude Vigilanti.