Si svolge oggi un altro appuntamento nelle piazze di tutto il mondo per i #Fridaysforfuture. Più di 110 nazioni hanno organizzato il «Global Strike for Future», lo sciopero mondiale del clima lanciato dall’attivista svedese Greta Thunberg giunto al suo secondo appuntamento dopo quello del 15 marzo scorso.
In Italia sono circa 130 le città mobilitate. A Roma, dove Greta ha parlato in piazza del Popolo lo scorso 19 aprile, per la prima volta si svolgerà un corteo a cui parteciperanno anche il geologo Mario Tozzi e Antonello Pasini, fisico climatologo del Cnr.
Tantissime le associazioni ambientaliste e i gruppi che hanno dato l’adesione. Gli organizzatori precisano che «la pratica di FFF Roma è che non siano portate bandiere, ma contenuti. Dunque cartelli originali e colorati e/o striscioni a tema».
Riportiamo di seguito un passaggio dell’appello firmato da università, associazioni ambientaliste, studenti, esperti e giornalisti:“Siamo scesi insieme a voi nelle piazze del 15 marzo per il “Global strike for Future” perché finalmente una nuova generazione vuole prendere in mano i destini del pianeta. Ci siamo battuti, molti da lunghissimi anni, mossi dalle stesse vostre preoccupazioni, documentando e denunciando la devastazione di uno sviluppo fondato sulla spoliazione e il saccheggio delle risorse naturali. Contro il nuovo odioso colonialismo del landgrabbing, che attraverso i meccanismi della mera acquisizione di mercato priva intere popolazioni dei loro diritti, delle loro terre e delle loro acque senza dar loro nemmeno la possibilità di essere ascoltati o addirittura attraverso vere e proprie deportazioni”.