zeroEmission Medieterranean 2024
HomeIniziative specialiBuone pratiche green, al via candidature per "Vivere a Spreco Zero"
zeroEmission Medieterranean 2024

Buone pratiche green, al via candidature per “Vivere a Spreco Zero”

Al via la decima edizione del premio Vivere a Spreco Zero. C’è tempo fino al 15 settembre 2022 per candidarsi, riporta un comunicato. Al centro dell’evento, ancora una volta, le buone pratiche green” per 12 categorie (Amministrazioni Pubbliche, Imprese, Scuole, Cittadini, Associazioni, Economia Circolare, InnovAction, Biodiversità, Saggistica, Dieta Mediterranea, Ortofrutta, e la speciale categoria Acqua/Energia).

I premi sono promossi dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market – membro della Piattaforma Europea sulle perdite e sprechi alimentari – con il patrocinio dei ministeri della Transizione Ecologica, degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e del Lavoro e delle Politiche Sociali, e con la Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, Anci, la Regione Emilia Romagna. Le candidature dovranno pervenire attraverso il form pubblicato nella homepage del sito sprecozero.it. Le terne finaliste saranno proclamate il 16 ottobre, Giornata Mondiale dell’Alimentazione. I vincitori saranno premiati il 29 novembre, a Bologna.

Se il cambiamento climatico sta presentando il conto e la grande sete si è aggravata – spiega il fondatore di Spreco Zero, l’agroeconomista e accademico Andrea Segrècon la drammatica guerra in Ucraina si è ulteriormente acuita la crisi energetica: la diversificazione nell’approvvigionamento e le strategie di transizione energetica verso modelli di produzione e consumo sostenibile richiederanno comunque la massima attenzione per garantire a tutti condizioni di vita adeguate, nel corso del prossimo inverno e negli anni a venire. La decima edizione del Premio Vivere a Spreco Zero vuole lanciare una raccolta concreta e replicabile di Buone pratiche per la prevenzione e riduzione del consumo dell’acqua e dell’energia. Una call rivolta a tutti, come nello stile del Premio: enti pubblici, aziende e cittadini potranno segnalare le loro best practice, i progetti concreti di risparmio idrico ed energetico, le attenzioni e abitudini quotidiane che potrebbero essere virtuosamente ‘copiate’. Inclusi gli stili alimentari: perché dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua e di energia: circa 3.600 litri per un’alimentazione a base di carne e 2.300 litri per una dieta vegetariana. Tutti siamo coinvolti nella corsa a ostacoli verso il 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile“.

 

 

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti alla nostra community e ricevi, ogni giorno, tutte le ultime novità del settore!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Articoli correlati