Tutela dell’ambiente e riscaldamento del pianeta: oltre alle fondate critiche di Greta Thunberg, sono bene accette anche altre proposte di sensibilizzazione che nascono dalla sensibilità degli artisti. Magari elaborate da “Vip”. L’importante poi è essere concreti.
Brian May, per esempio, è uno degli artisti che da sempre ha più a cuore la questione ambientale. Il chitarrista dei Queen ha rivelato una sua idea nelle scorse settimane, sulle pagine del quotidiano inglese Daily Mirror. Nell’intervista, May si è detto preoccupato per il modo in cui il cambiamento climatico continua ad essere una minaccia troppo sottovalutata.
E pensando alla celebre iniziativa globale del 1985 Live Aid (per combattere la fame nel mondo), May ha ipotizzato un nuovo evento. Per inciso: molti di noi hanno ancora negli occhi la grande performance della band del compianto Freddy Mercury al Wembley Stadium di Londra nell’estate del 1985, ricostruita al cinema con Bohemian Rhapsody di Bryan Singer.
May, dunque, ha lanciato la suggestione di ripetere quell’indimenticabile esperienza che ha scritto la storia della musica, e non solo. Un nuovo Live Aid, quindi, ma che darebbe un importante segnale di impegno e di attivismo per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Un Live Aid del nuovo millennio, che possa fare la sua parte per vincere la sfida più difficile dei giorni nostri, quella del riscaldamento globale, a cui tutti noi siamo chiamati a rispondere.
La proposta è partita… avrà lo stesso successo dell’idea che portò al Live Aid nel 1985? All’epoca il promotore, come noto, fu Bob Geldof.