La startup inglese Arrival ha comunicato l’avvio di una collaborazione con con Uber per lanciare un’auto elettrica costruita apposta per gli autisti del servizio di ride-hailing. Vale a dire un esempio di economia on demand applicata al trasporto a pagamento. In questo caso investe un progetto che non sarà esclusivo, bensì focalizzato su un veicolo economico perfetto per taxi e tutti gli altri servizi per il trasporto nel mondo.
La collaborazione con Uber segna un’ulteriore promessa del potenziale di Arrival. Secondo le due aziende, il design delle auto sarà rivelato entro la fine di quest’anno, per poi far arrivare in strada i veicoli entro la fine del 2023. Nel frattempo, alcuni rendering mostrano gli interni molto semplici ed eleganti, seguendo l’esempio di Tesla nel puntare su tecnologia e minimalismo.
Secondo il senior vice president of mobility di Arrival, Tom Elvidge, “l’obiettivo è adottare centinaia di piccoli accorgimenti, cambiamenti e ritocchi al design che forse non sono mai stati fatti prima”. Ma uno dei punti di forza di quest’auto dovrebbe essere il prezzo, che per molti veicoli elettrici resta alto. Abbassandolo, gli autisti potrebbero trovare una soluzione ottima per guidare in città.
Arrival e Uber- riporta la comunicazione – fanno notare alcuni dettagli pensati per rendere più semplice la vita di autisti e passeggeri. Per esempio il sedile ergonomico che dovrebbe ridurre i fastidi di chi resta seduto per molte ore. Inoltre il sedile del passeggero si piega e ritrae per lasciare più spazio possibile ai passeggeri seduti nel sedile “a panchina”. Inoltre ci sono poggia braccio illuminati e imbottiti sulle portiere per garantire maggiore comodità.
Arrival ha appena lanciato le proprie azioni in Borsa a marzo e questa nuova collaborazione segna un rinnovato interesse nell’azienda produttrice di veicoli elettrici. Che sta lavorando con moltissime grandi aziende come UPS per veicoli elettrici per le consegne. Inoltre sta sostenendo lo sviluppo di auto elettriche per Hyundai e Kia.
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