Nel secondo trimestre del 2021, le immatricolazioni di auto a ricarica elettrica hanno registrato un’ulteriore crescita nell’Unione Europea. Lo rende noto l’Acea – l’Associazione dei costruttori automobilistici europei – spiegando che contestualmente si è ridotta la quota di mercato dei carburanti tradizionali (benzina e gasolio), che insieme rappresentano il 62,2% delle auto nuove vendute.
Nel secondo trimestre dell’anno, le immatricolazioni di veicoli elettrici a batteria sono aumentate del 231,6 per cento, raggiungendo quota 210.298 auto. Questo aumento è stato aiutato da guadagni sostanziali in tutti e quattro i maggiori mercati della regione (Spagna, Francia, Germania e Italia), in particolare in Spagna (+372,7 per cento) e Germania (+357,0 per cento).
Molto bene anche le ibride plug-in che hanno rappresentato l’8,4 per cento di tutte le nuove auto vendute: la loro domanda è aumentata durante questo periodo trimestrale, raggiungendo una quota pari al 19,3 per cento delle immatricolazioni di auto nell’Ue.
Con 541.162 unità vendute nell’Ue durante il secondo trimestre dell’anno, i veicoli elettrici ibridi sono rimasti la più grande categoria di auto a propulsione alternativa in termini di volume. Tutti i mercati dell’Ue hanno registrato guadagni percentuali a due o anche tre cifre durante questo periodo, compresi i quattro principali. Di conseguenza, le immatricolazioni ibride sono più che triplicate da aprile a giugno, con un aumento del 213,5 per cento rispetto a un anno fa.