La produzione elettricità e calore da geotermia offre un contributo fondamentale per la decarbonizzazione del sistema energetico italiano: è quanto sostiene il Gestore dei servizi energetici (Gse) all’interno della quinta Relazione dell’Italia sui progressi realizzati nella promozione e nell’uso dell’energia rinnovabile.
Come evidenzia il portale greenreport.it, il documento riporta dati aggiornati al 2018: guardando alla geotermia risultano 767 MW di capacità installata per la produzione di elettricità – che ha raggiunto quota 6.105 GWh –, cui vanno aggiunti 149 ktep nel settore del riscaldamento e del raffreddamento (senza contare altri 80 ktep relativi alle pompe di calore).
In questo contesto – sostiene l’articolo di greenreport.it – la geotermia garantisce un ruolo di primo piano nel contrasto alla crisi climatica in corso. Secondo i dati forniti dal Gse, infatti, per l’Italia si stima una riduzione nelle emissioni di gas serra grazie all’impiego della geotermia pari a 4,2 MtCO2eq (milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente) per anno. L’utilizzo del calore naturalmente presente nel sottosuolo permette infatti di evitare l’impiego di combustibili fossili, i principali responsabili dei cambiamenti climatici in atto.
Più nel dettaglio, la produzione di elettricità da geotermia – interamente concentrata in Toscana – ha permesso al Paese di risparmiare, nel solo 2018, 3 MtCO2eq guardando alle sole emissioni dirette, che salgono a un risparmio di 3,7 MtCO2eq analizzando l’intero ciclo di vita (Lca). Un dato a cui si sommano le emissioni evitate grazie all’uso diretto del calore geotermico: 0,4 MtCO2eq di emissioni dirette e 0,5 MtCO2eq guardando a tutto il ciclo di vita (l’apporto relativo alle pompe di calore geotermiche non è invece presente nei dati forniti dal Gse).