Dopo il consueto iter parlamentare, il Decreto Semplificazioni è arrivato alla conversione definitiva in legge, e si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Come ampiamente riportato sui media, il Decreto presenta importanti novità anche per quanto riguarda l’infrastruttura di ricarica per le auto elettriche.
Le colonnine pubbliche a disposizione degli autisti elettrici dovrebbero aumentare incredibilmente di numero, in quanto il testo stabilisce che i singoli Comuni dovranno istituire dei progetti per avere almeno 1 punto di ricarica ogni 1.000 abitanti. In modo spannometrico si tratta di circa 60.000 colonnine in tutta Italia. Le giunte avranno tempo 6 mesi dall’entrata in vigore del testo. Verranno inoltre snellite le procedure burocratiche di autorizzazione, e azzerato il canone per l’occupazione del suolo pubblico, se l’energia erogata sarà certificata da fonti rinnovabili. Tali colonnine dovranno inoltre essere accessibili in modo non discriminatorio, per facilitare l’accesso alla ricarica anche ai diversamente abili.
Strettamente collegato a questo tema c’è anche quello del costo dell’elettricità, con un taglio delle tariffe alle colonnine, nonostante il parere contrario dell’Autorità per l’Energia (Arera). L’autorità avrà 180 giorni per definire tariffe per l’energia elettrica destinata alla ricarica dei veicoli – sia per punti di ricarica pubblici, che privati – tali da assicurare un costo non superiore a quello previsto per i clienti domestici residenti. Ricordiamo che ad oggi, una semplice colonnina in corrente alternata eroga energia al costo di circa 40 centesimi per kWh, ovvero il doppio del costo di un contratto domestico.