“Per affrancarsi dal gas importato e abbassare i costi dell’energia, l’unica soluzione possibile e’ quella di un massiccio programma di sviluppo delle rinnovabili e di investimenti sulla rete. Serve, pertanto, uno sforzo coordinato in termini di programmazione, semplificazioni autorizzative e realizzazione di infrastrutture elettriche, fondamentali, insieme agli accumuli, per abilitare la transizione energetica“. Lo ha sottolineato Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna, intervenendo alla tavola rotonda ‘Sicurezza energetica e ruolo delle reti’ nel corso del convegno La Ripartenza.
“A fine dicembre 2022 – ha aggiunto Donnarumma – le richieste di connessione alla nostra rete di nuovi impianti di generazione da fonte rinnovabile erano pari a circa 311 GW, di cui circa il 40% da fonte solare e circa il 57% da fonte eolica, ovvero quasi 4 volte gli obiettivi che l’Italia si e’ data al 2030: i numeri dimostrano che i progetti e gli investitori ci sono. La rete e’ e sara’ in grado di accompagnare lo sviluppo dei 70GW di energie rinnovabili previsti dal piano europeo Fit for 55 con il quale si risparmierebbero oltre 26 miliardi di metri cubi di gas, sostanzialmente quelli importati dalla Russia negli ultimi dodici mesi”.
Inoltre “è fondamentale avere anche un sistema sempre più interconnesso a livello internazionale”, ha aggiunto l’ad di Terna.