Anche le imprese energivore che autoproducono e autoconsumano energia elettrica potranno ottenere il contributo straordinario sotto forma di credito d’imposta fino al 25% della spesa. È quanto prevede il decreto «Aiuti bis» (articolo 6, comma 1, del decreto legge n. 115 del 9 agosto 2022), il cui intento – riporta Italia Oggi – è quello di non escludere dai sostegni previsti dal governo per contrastare il rincaro dei costi energetici causato dalla crisi ucraina le imprese che autoproducono (anziché acquistare) energia elettrica attraverso impianti fotovoltaici o in generale energia rinnovabile e che contribuiscono alla transizione energetica e allo sviluppo sostenibile.
Bonus del 25% anche a imprese che autoproducono energia
Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione ed è cedibile solo per intero ad altri soggetti compresi gli istituti di credito, senza facoltà di successiva cessione salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari abilitati. In caso di cessione dei crediti le imprese beneficiarie devono richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesti la sussistenza dei presupposti che danno diritto al bonus.
L’autoconsumo consiste nella possibilità di consumare in loco (in uno stabilimento produttivo, nella propria abitazione, in un ufficio, ecc.) l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico per far fronte ai propri fabbisogni energetici. L’autoproduzione e l’autoconsumo nello stesso sito favoriscono la transizione energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
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