Nei primi nove mesi del 2021 in Italia sono stati installati 20.288 sistemi di storage, con una crescita del 107% rispetto allo stesso periodo del 2020 (9.786 dispositivi), per una potenza di circa 120 MW e una capacità di 220,5 MWh. I dati emergono dall’ultimo “Osservatorio sistemi di accumulo” di Anie Rinnovabili che presenta il trend delle installazioni di sistemi di accumulo in Italia registrati dal sistema Gaudì di Terna.
Nei primi sei mesi del 2021 in Italia erano stati installati 10.672 sistemi di storage, riporta una nota dell’associazione che all’interno di ANIE Federazione raggruppa le imprese operanti nel settore delle fonti rinnovabili elettriche. Ciò significa che nei mesi di luglio, agosto e settembre sono stati allacciati circa 10.000 nuovi sistemi, quasi l’equivalente del totale realizzato da gennaio a giugno.
Complessivamente, al 30 settembre 2021 risultano installati in Italia 60.116 sistemi di accumulo, per una potenza complessiva di 315 MW e una capacità di 529 MWh. Il 99,9% dei sistemi di storage risulta abbinato a un impianto fotovoltaico, per la quasi totalità in installazioni di taglia residenziale.
Più precisamente, il 97% dei dispositivi per l’accumulo è di taglia inferiore a 20 kWh, con una netta prevalenza dei sistemi di capacità inferiore o uguale ai 5 kWh (35%) e di quelli compresi nel range tra 5 kWh e 10 kWh (41,7%). In aumento i sistemi di accumulo di capacità compresa tra 10 kWh e 15 kWh, che coprono il 18% del totale.
Inoltre, la tecnologia più diffusa è quella al litio (97% circa del totale) seguita dal piombo (2,3% circa). Si registrano anche 77 batterie a volano e 65 super condensatori.
Infine, la Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (16.082 sistemi per una potenza di 73 MW e una capacità di 128 MWh) seguita dal Veneto (9.683 per 47 MW e 87 MWh), dall’ Emilia-Romagna (6.284 per 35 MW e 55 MWh) e dal Piemonte (4.512 per 38 MW e 56 MWh).
“Nell’osservatorio”, specifica la nota, “Anie Rinnovabili ha messo in evidenza gli effetti del Superbonus 110%, dato che già nei primi nove mesi del 2021 sono stati superati i dati registrati in tutto l’anno 2020 per gli impianti di potenza inferiore a 10 kW con un incremento di nuova potenza installata di 16 MW. Analogamente rileviamo che nei primi nove mesi dell’anno, rispetto al cumulato al 2020, si registra un incremento del 48% dei nuovi accumuli con capacità inferiore a 20 kWh. Se da un lato sono positivi i segnali relativi agli accumuli di piccola taglia, che contribuiranno ad accrescere la quota di autoconsumo dei prosumer fotovoltaici e conseguentemente a ridurne i costi in bolletta elettrica, dall’altro lato il segmento di mercato degli accumuli di media taglia sta dando qualche piccolo segnale di crescita; è completamente fermo, invece, quello degli accumuli di grande taglia”.