La riduzione delle emissioni di CO2 è uno degli assi di Planet Mobilization, la strategia globale di Sanofi per ridurre gli effetti negativi sull’ambiente delle proprie attività. Oltre ad aver aderito all’iniziativa di The Climate Group #RE100 per ottenere il 100% di elettricità rinnovabile in tutte le proprie operazioni entro il 2030 – riporta una nota – il gruppo farmaceutico francese, in occasione della COP26 di novembrescorso, ha rilanciato nella sua ambizione sottoscrivendo Race to Zero, impegno globale per arrivare a zero emissioni di carbonio entro il 2050.
Nell’ambito di un accordo internazionale tra Engie e Sanofi, finalizzato alla realizzazione di progetti per la sostenibilità ed efficienza degli stabilimenti produttivi, è stato progettato e realizzato un nuovo impianto fotovoltaico nello stabilimento Sanofi a Scoppito, in provincia de L’Aquila. L’impianto di circa 1000 kWp è capace di produrre 1600 MWh/anno di energia rinnovabile. E’ composto da un sistema di inseguimento a terra da 920 kWp, per massimizzare la produzione di energia, e da una pensilina fotovoltaica da 79 kWp, con stazioni di ricarica di energia green per le auto dei dipendenti Sanofi. Il progetto segue alla realizzazione di una centrale di trigenerazione, che da cinque anni permette allo stabilimento di Scoppito di produrre in autonomia energia elettrica da gas naturale e di recuperare l’energia termica generata dal motore endotermico, durante tutto l’anno.
Questo ulteriore intervento nello stabilimento comporterà una riduzione del consumo di energia elettrica di 1.600 MWh e un taglio delle emissioni di CO2 in atmosfera di 500 tonnellate all’anno, l’equivalente della piantumazione di 25.000 alberi nel sito produttivo.
“Qui a Scoppito ci siamo sempre distinti per il nostro impegno per l’efficientamento energetico e la riduzione dell’impatto delle nostre attività nell’atmosfera. Tra gli stabilimenti italiani del Gruppo siamo i primi ad avere avviato e completato questo ambizioso progetto che speriamo possa essere preso ad esempio da altre realtà del territorio meraviglioso dal punto di vista storico e paesaggistico. Sono ancora più orgoglioso di questo risultato perchè siamo stati capaci di raggiungerlo in una fase complessa non solo per la pandemia e ma per la profonda trasformazione che stiamo attuando a livello dello stabilimento, dei suoi impianti e dei suoi processi. Stiamo riscrivendo il DNA di una realtà destinata a diventare un centro nevralgico per il lancio di farmaci innovativi della pipeline del Gruppo”, ha dichiarato Alessandro Casu, direttore dello Stabilimento Sanofi di Scoppito.
“Con questo nuovo impianto si consolida la partnership tra Sanofi e Engie per la salvaguardia dell’ambiente e per l’efficienza produttiva.” – ha affermato Carlo Perrone, Direttore BtB di ENGIE Italia – “Sono già diversi i progetti realizzati in Italia nell’ambito di un accordo internazionale tra i due Gruppi. In tutti e quattro gli stabilimenti che Sanofi vanta in Italia – Scoppito, Anagni, Origgio e Brindisi – abbiamo realizzato e abbiamo tutt’ora in corso progetti per l’efficienza energetica e la decarbonizzazione dei processi produttivi. Per raggiungere l’obiettivo globale di emissioni zero è necessario eliminare le emissioni dirette di CO2 derivanti dall’uso di energia e dai processi industriali. Una sfida importante, soprattutto nei settori chiave dell’industria ad alta intensità energetica come quella farmaceutica, che richiede strategie e progetti condivisi, basate sull’efficienza energetica, sull’uso delle rinnovabili e su tutte le tecnologie che consentono la riduzione dell’impatto ambientale”.