Non solo coronavirus. Il cambiamento climatico rimane la più grande minaccia per l’umanità e deve avere la massima priorità sulle azioni da compiere. Se ne è parlato alla conferenza (virtuale) che Bosch ha tenuto in occasione dell’apertura del Consumer Electronic Show (CES), come riportato dall’agenzia Ansa.
”Vivendo dallo scorso anno una crisi sanitaria globale – ha detto Michael Bolle, membro del board di Bosch, Chief Digital Officer e Chief Technology Officer – abbiamo avuto la possibilità di riflettere sul significato più ampio di ‘Inventato per la vita’ che è lo slogan del Gruppo. Semmai, concentrarsi sulla minaccia esistenziale globale derivante dalla pandemia ha rafforzato la nostra determinazione a fare la nostra parte nell’affrontare un rischio ancora più grande che tutti noi dobbiamo affrontare: il cambiamento climatico. Questo è il motivo per cui riteniamo particolarmente importante continuare a dare l’esempio e portare avanti i nostri sforzi globali di sostenibilità, anche di fronte all’attuale incertezza economica. Dopo tutto, mentre l’azione per il clima costa denaro, non fare nulla costerà ancora di più’‘.
Diciotto mesi fa la multinazionale tedesca aveva annunciato l’intenzione di rendere tutte le sedi aziendali carbon neutral entro la fine del 2020, una promessa – ha detto Bolle – “che abbiamo mantenuto diventando la prima impresa industriale globale a raggiungere questo obiettivo’‘. Ciò significa che le 400 sedi Bosch in tutto il mondo – secondo una stima interna – non lasciano più un’impronta di carbonio, e presto ciò sarà confermato dalla relazione di un revisore indipendente.
”Per rendere possibile questo successo – ha specificato Bolle – abbiamo applicato quattro strategie: aumentare l’efficienza energetica, espandere la produzione di energia rinnovabile, procurare più elettricità verde e compensare le emissioni di CO2 che non erano evitabili. È una conseguenza logica della nostra strategia a lungo termine”.
Ora Bosch sta spostando l’attenzione verso una sfida ancora più grande: quella dell’azzeramento delle emissioni dell’intera catena del valore, dalle merci che vengono acquistte allo smaltimento dei prodotti, in tutte le aree di business. ”Le emissioni da queste fonti a monte e a valle – ha sottolineato Bolle – sono 100 volte maggiori rispetto alle emissioni delle nostre sedi al momento in cui abbiamo annunciato il nostro obiettivo di neutralità del carbonio. Entro il 2030, il nostro obiettivo è ridurre del 15% queste emissioni lungo l’intera catena del valore”.