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SERI Industrial, nel 2021 ricavi in crescita del 32%

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo SERI Industrial S.p.A. ha esaminato e approvato il progetto di bilancio di esercizio e consolidato, la dichiarazione non finanziaria consolidata, la relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, la relazione sul sistema di corporate governance, e la proposta per l’introduzione di un piano di stock option.

Il Consiglio di Amministrazione – riporta una nota del Gruppo – ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci di destinare l’utile del bilancio di esercizio di euro 3.932.252, per Euro 196.613 a riserva legale e per euro 3.735.639 a utili a nuovo.

Nel corso del 2021 si è registrata, rispetto al 2020, una notevole ripresa generale della domanda nei mercati di riferimento del Gruppo, nonostante in un contesto ancora difficile per la recrudescenza della pandemia da Covid 19.

Il Gruppo, in sintesi, ha registrato:
➢ Ricavi, proventi ed incrementi per lavori interni pari a euro 177.120 migliaia, in aumento del 32%, rispetto a quanto consuntivato nello stesso periodo del 2020 (euro 133.991 migliaia) e del 13% rispetto al 31 dicembre 2019 (euro 156.522 migliaia), nel periodo antecedente l’emergenza da Covid-19;
➢ un Margine Operativo Lordo Adjusted pari a euro 20.502 migliaia rispetto a euro 5.714 migliaia dell’esercizio 2020 ed euro 22.059 migliaia dell’esercizio 2019; il dato registrato nel 2021 è superiore alle attese del
management sul business as is (accumulatori al piombo e materie plastiche) ed è maggiore del dato consuntivato nel 2019, nonostante l’incremento significativo dei costi delle materie prime dell’ultimo trimestre 2021, che è stato riflesso sui prezzi di vendita solo nel trimestre successivo, e l’impatto inatteso del costo dell’energia elettrica, stimato in euro 1.333 migliaia;
➢ un Indebitamento Finanziario Netto Adjusted pari a euro 75.047 migliaia, in riduzione di euro 1.916 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020, a fronte di una Investimenti Adjusted pari a euro 15.814 migliaia;
➢ un Risultato Operativo Adjusted pari a euro 38 migliaia, rispetto a negativi Euro 5.449 migliaia del 2020, dopo aver effettuato ammortamenti per euro 20.184 migliaia, di cui euro 8.978 migliaia relativi all’impianto di
Teverola 1 ed euro 1.257 migliaia relativi allo stabilimento di Teverola 2;
➢ un Utile Adjusted Consolidato pari a euro 462 migliaia rispetto a negativi euro 6.650 migliaia consuntivati nel 2020.

Rispetto alle previsioni del Piano Industriale 2021-2025, approvato lo scorso mese di luglio, non si è registrato il fatturato previsto per le vendite, a partire da settembre 2021, degli accumulatori al litio prodotti dallo stabilimento di Teverola, dopo lo start up degli impianti a marzo 2021 e il conseguente avvio delle produzioni, che si stimava a regime entro l’inizio dell’ultimo quadrimestre dell’anno.

La recrudescenza della pandemia a livello globale ha rallentato – per lunghi periodi dell’anno 2021 – le attività di assistenza tecnica dei fornitori esteri che avrebbero dovuto garantire, con le produzioni avviate, la messa a punto dei processi produttivi, al fine di ottenere le specifiche attese per i prodotti finali. I ritardi occorsi per il settaggio dei processi e per il conseguente adeguamento funzionale delle linee produttive, aggravati da periodi di shortage di materie prime, soprattutto a fine anno ed in riferimento particolare alle componenti elettroniche degli accumulatori, hanno reso impossibile, per i nostri tecnici, certificare il superamento dei rigorosi stress
test che la controllata Fib S.p.A. si è imposta di eseguire per fornire le garanzie sui cicli di vita delle celle al litio.

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