HomeEnergia elettricaRiforma del mercato elettrico europeo: Italia protagonista di questa evoluzione

Riforma del mercato elettrico europeo: Italia protagonista di questa evoluzione

La riforma del mercato elettrico europeo fra concorrenza, sostenibilità e sicurezza degli approvvigionamenti, l’evento organizzato da Elettricità Futura, Utilitalia e Confindustria e ospitato dalla Luiss Business School, è stato un importante momento di confronto tra le principali Istituzioni e Associazioni nazionali ed europee e il Gestore della Rete di Trasmissione italiana che ha ospitato gli interventi in presenza di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e di Stefano Besseghini, Presidente di ARERA.

Al centro del dibattito l’attuale processo di riforma del mercato elettrico europeo. Il 14 marzo scorso, la Commissione europea ha presentato la proposta per un nuovo market design elettrico per “accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e l’eliminazione graduale del gas, ridurre la dipendenza delle bollette dalla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili, tutelare meglio i consumatori dalle future impennate dei prezzi e dalla manipolazione potenziale del mercato e rendere l’industria dell’UE pulita e più competitiva”.

Confindustria ha giocato d’anticipo in questa evoluzione. Infatti, già alla fine dello scorso anno ha presentato la sua Proposta di riforma del mercato elettrico italiano, sostanzialmente allineata all’impostazione europea, ritenendo necessario anticipare e proporre la riforma del mercato elettrico vista la forte necessità di individuare un nuovo modello adatto alla trasformazione ecologica, favorendo lo sviluppo delle rinnovabili e il loro potenziale sul piano della competitività.

Matteo Caroli, Ordinario di Gestione delle Imprese Internazionali e Associate Dean per l’Internazionalizzazione alla Luiss Business School, ha dichiarato: “Luiss Business School è impegnata da tempo nello studio dell’evoluzione dell’industria e del mercato elettrico nel nostro Paese con l’obiettivo di fornire le evidenze utili alla definizione di politiche efficaci per la crescita del sistema produttivo. Per questo motivo siamo lieti di ospitare il dibattito odierno: un’occasione di confronto e condivisione con i principali attori del settore dal quale, siamo certi, scaturiranno spunti e idee rilevanti”.

Aurelio Regina, Presidente del Gruppo Tecnico Energia di Confindustria, ha affermato: “Il mercato elettrico è la pietra angolare del processo di decarbonizzazione previsto dal Pacchetto FIT for 55 e deve garantire la massima efficienza economica per promuovere gli investimenti nella produzione di energia rinnovabile e la competitività del sistema industriale. Con questo studio Confindustria ha voluto contribuire in modo concreto al dibattito Comunitario per la costruzione di un nuovo mercato unico europeo fortemente integrato.

Utilitalia – spiega il presidente Filippo Brandolini – condivide l’idea di non stravolgere ma di perfezionare l’attuale Market Design. Bisogna evitare approcci che introducano forme di prezzo amministrato o che impongano scelte eccessivamente stringenti agli operatori affinché possano remunerare i propri investimenti. Al contempo, nel privilegiare in forma prioritaria la libera competizione e le logiche di mercato, eventuali cap al prezzo dei mercati dovrebbero continuare ad assumere un connotato esclusivamente emergenziale con funzioni di ultima istanza, senza diventare strumenti di carattere permanente. Inoltre, occorre prevedere meccanismi che si affianchino ai mercati spot, diffondendo segnali economici più stabili nel tempo ed in qualche modo garantiti che supportino gli investimenti in generazione elettrica low-carbon”.

Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura, ha dichiarato: “La proposta di riforma del mercato elettrico europeo mira a una maggiore sicurezza e indipendenza energetica. È una direzione peraltro coerente con il Piano 2030 di sviluppo del settore elettrico italiano elaborato da Elettricità Futura e in linea con l’orizzonte del REPowerEU che prevede, per l’Italia, la realizzazione di 85 GW di nuova capacità rinnovabile al 2030 per aumentare la competitività delle nostre industrie. Occorrerà far crescere la diffusione dei PPA, i contratti d’acquisto a lungo termine per l’energia elettrica rinnovabile”.

La riforma del Mercato elettrico europeo è una evoluzione che dovrà garantire concorrenza, sostenibilità e sicurezza degli approvvigionamenti. Su questi fondamentali aspetti si sono confrontati i relatori intervenuti alla tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Stefano Grassi, Capo Gabinetto della Commissaria Europea all’energia Kadri Simson, Federico Boschi, Capo Dipartimento Energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Clara Poletti, Componente del Collegio di ARERA e Presidente del Board di ACER, Simone Mori, Rappresentante italiano del Board di Eurelectric, Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna e Massimo Beccarello, Senior Advisor Transizione Energetica di Confindustria.

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