Il CdA di Prysmian ha approvato i risultati del primo semestre 2020. La società ha chiuso con ricavi pari a 4,98 miliardi di euro, in contrazione del 14,8% rispetto ai 5,85 miliardi di euro registrati nei primi sei mesi dello scorso anno. Nel comunicato diffuso, la società ha precisato che la variazione organica di ricavi, pari al -11,8%, è principalmente dovuta al rallentamento del segmento Telecom sia per la sfidante base di comparazione con il corrispondente periodo del 2019, sia per gli effetti della pandemia da Covid-19 che hanno sensibilmente rallentato le attività di installazione.
L’utile netto si attesta a 78 milioni, in contrazione del 59%. In calo anche il risultato operativo, -48,35% a 173 milioni e il margine operativo lordo, -17,27% a 407 milioni.
L’indebitamento finanziario netto migliora a 2,516 milioni di euro (2.819 milioni al 30 giugno del 2019) grazie alla forte capacita di generazione di cassa: Free Cash Flow LTM a 519 milioni di euro in aumento rispetto a 433 milioni di euro al 31 dicembre 2019.
“La sostanziale tenuta del business e l’ulteriore rafforzamento della solidita` patrimoniale, con debito in calo grazie all’aumento dei flussi di cassa, caratterizzano i risultati del primo semestre e dimostrano la resilienza del Gruppo”, commenta il Chief Executive Officer Valerio Battista. “La reattivita e flessibilita`della nostra supply chain unita alla elevata differenziazione dei mercati nei quali operiamo, ci hanno consentito di reagire con forza agli effetti della pandemia Covid-19. Il segmento Energy ha retto anche meglio delle attese, mentre si confermano immutati i driver di più lungo termine come la transizione energetica e la digitalizzazione. In piena pandemia ci siamo aggiudicati circa il 50% dei German Corridors portando alla cifra record di oltre €3,8 miliardi il portafoglio ordini. Il mercato dei cavi ottici permane debole, ma siamo pronti a cogliere la ripresa, grazie alle efficienze realizzate che ci hanno reso ancora più competitivi e alla robusta pipeline di innovazioni tecnologiche che abbiamo sviluppato. Infine, come dimostrato con l’acquisizione della EHC nel settore della mobilita` verticale, disponiamo anche di risorse adeguate a cogliere opportunità di accelerazione della presenza in mercati a elevato valore aggiunto”.