OXIS Energy – società inglese impegnata nello sviluppo di celle e batterie litio-zolfo (Li-S) in particolare per il settore aeronautico – ha testato con successo i suoi prototipi di celle a 471 Wh/kg e confida di raggiungere i 500 Wh/kg nei prossimi 12 mesi.
OXIS, inoltre, sta collaborando con i principali partner chimici europei per sviluppare un avanzato meccanismo di protezione metallico per garantire un miglioramento significativo del ciclo di vita della batteria.
La tecnologia Li-S offre costi ridotti e soprattutto una maggiore densità di energia rispetto agli ioni di litio: un 500 Wh/kg contro 150–250 Wh/kg. Il vero problema, che ne ha sempre frenato l’arrivo sul mercato, è il ridotto ciclo di vita: durante il processo di scarica la riduzione dello zolfo (che costituisce catodo) produce polisolfuri di litio; questi composti risultano solubili nell’elettrolita, il che significa che, con il tempo, il catodo si scioglie letteralmente.
La società inglese afferma di aver sviluppato un elettrolita “sicuro”, non infiammabile, che preserva la batteria più a lungo più a lungo. Le sue celle ultraleggere hanno raggiunto densità di energia superiori a 500 Wh / kg, anche se offrono solo 250 cicli di carica. “Riteniamo che questa sia la prima fase dell’elettrificazione degli aeromobili commerciali – ha affermato Huw Hampson-Jones, amministratore delegato di Oxis – e alla fine costituirà la base per l’elettrificazione dei taxi aerei e degli aeromobili regionali”.
Con la domanda di celle in aumento di due volte nei prossimi dodici mesi, OXIS raddoppierà la sua capacità produttiva nel Regno Unito nel 2020. La società ha già costruito quello che è potenzialmente il più grande centro-test in Europa per costruttori di aeromobili e veicoli per testare in sicurezza celle e batterie Li-S.