Abbattere le emissioni di C02 entro il 2050, puntando sulle rinnovabili. La giunta Zingaretti ha approvato il nuovo Piano energetico della regione Lazio. “Un programma ambizioso, – lo definisce un comunicato – che fissa gli obiettivi da raggiungere nel medio e lungo termine, indicando una serie di misure da mettere in campo.”
Si va dalla drastica riduzione delle auto private all’elettrificazione del sistema di trasporto pubblico su gomma. I trasporti pubblici e privati, insieme, valgono infatti circa il 60% dei consumi. Ma per eliminare le fonti fossili, si punta anche sull’incremento del fotovoltaico, sul solare termico, sulle comunità energetiche rinnovabili.
Gli obiettivi del piano, presentato il 28 luglio dal presidente Nicola Zingaretti (nella foto) e dall’assessora alla transizione ecologica Roberta Lombardi, prevede sì di “azzerare le emissioni di CO2 puntando al 100% di energie rinnovabili”, ma quello è un target di medio lungo termine, da raggiungere entro il 2050 e prevede una decarbonizzazione del 100% nel settore civile, del 96% nella produzione di energia elettrica, del 95% nel settore trasporti e dell’89% nel settore industria.
Per ottenere questi risultati, l’obiettivo intermedio è di ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030, recependo gli ambiziosi obiettivi comunitari. Ed è a quelli che si inspira questa sorta di “roadmap salva clima” della regione.
Tra gli obiettivi da raggiungere, in tema di riduzione dei consumi e d’efficientamento energetico, il Piano prevede una riduzione del 40% delle auto private favorendo altre modalità. Da sviluppare anche il controllo della domanda di mobilità, da raggiungere anche attraverso lo smart working e l’e-commerce. Sul piano del trasporto pubblico, si punta all’ elettrificazione di quello gomma portando i veicoli elettrici al 74% e quelli ad idrogeno al 13% entro il 2050. Per l’uso civile, invece, incentivi alla transizione per fonti rinnovabili e sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e Gruppi di autoconsumo locale.
Per quanto riguarda l’aumento di produzione da Fonti energetiche rinnovabili – elettriche (FER-E), l’intenzione è quella di andare a coprire i consumi finali del 55% nel 2030 e del 103% nel 2050. Tale proiezione al 2030 è sostanzialmente dovuta ad un incremento della generazione fotovoltaica e, in via minoritaria, delle altre fonti rinnovabili a partire, a cavallo del 2030, da un’iniziale messa in esercizio di impianti eolici offshore mentre quella negli altri due decenni (2030- 2050) è riferibile alla crescita della generazione sia fotovoltaica sia eolica offshore e, sempre in via minoritaria, delle altre fonti rinnovabili.