521 miliardi di dollari risparmiati nel 2022. A tanto ammonta il vantaggio economico globale registrato dal settore dell’energia grazie all’utilizzo delle rinnovabili, come certificato dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena) nel report Renewable Power Generation Costs in 2022.
Un dato storico che certifica la crescita delle fonti di approvvigionamento green, accelerata esponenzialmente dalla crisi del prezzo dei combustibili fossili.
“Irena vede il 2022 come il vero e proprio punto di svolta nello sviluppo delle energie rinnovabili. E questo – spiega il Direttore Generale dell’Agenzia, Francesco La Camera – grazie alla loro inedita competitività dal punto di vista dei costi, mai così forte nonostante l’inflazione dei costi di merci e attrezzature. Le regioni colpite più duramente da questo storico aumento dei prezzi hanno mostrato una resilienza notevole, largamente dovuta all’aumento massiccio del solare e dell’eolico nell’ultimo decennio”.
Non solo. Nel 2010, il costo medio ponderato globale dell’energia eolica onshore (impianti installati in zone pianeggianti lontane dal mare) era superiore del 95% rispetto al costo più basso dei combustibili fossili; nel 2022, invece, il costo medio ponderato globale dell’energia eolica onshore era inferiore del 52% rispetto alle soluzioni più economiche basate sui combustibili fossili.
Questo miglioramento è stato addirittura superato da quello del fotovoltaico che, rispetto alla soluzione più economica basata sui combustibili fossili, nel 2010 costava il 710% in più e nel 2022 è arrivato a costare il 29% in meno.