Circa 2,2 miliardi di investimenti in provincia di Genova per i prossimi 10 anni, di cui oltre 600 milioni nel prossimo triennio 2022-2024, per la realizzazione di reti e impianti acquedottistici, reti gas, nuovi impianti di trattamento dei rifiuti nonché servizi a favore dei territori e delle comunità. Questi i numeri del nuovo piano industriale di Iren, società operante quale multiservizi, in particolare nella produzione e distribuzione di energia elettrica.
Il piano, presentato a fine novembre alla comunità finanziaria, ha un orizzonte temporale di 10 anni e – come riporta un comunicato – si basa su tre pilastri strategici:
• la transizione ecologica con una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership nell’economia circolare e nell’utilizzo sostenibile delle risorse;
• la territorialità con un’estensione del perimetro nei territori storici e l’evoluzione a partner di riferimento per le comunità ampliando il portafoglio di servizi offerti;
• la qualità attraverso il miglioramento delle performance e la massimizzazione dei livelli di soddisfazione dei clienti/cittadini. Tale strategia industriale risulta essere fortemente integrata con la strategia di sostenibilità, che definisce target puntuali di medio e lungo termine.
In particolare, quest’ultima è sviluppata secondo le linee guida della transizione ecologica e della centralità delle comunità e delle persone ed è articolata secondo 5 aree focus: decarbonizzazione, economia circolare, risorse idriche, città resilienti e persone. Il nuovo piano industriale prevede un ammontare complessivo di investimenti pari a 12,7 miliardi di euro, più del 70% in settori regolati e destinati ad ammodernare e digitalizzare i servizi a rete (gas, energia elettrica, servizio idrico), con particolare focus sugli impianti di depurazione, ad estendere il teleriscaldamento e aumentare la quota di recupero e riuso dei materiali realizzando impianti innovativi nel settore ambientale e migliorando ulteriormente la qualità del servizio della raccolta rifiuti urbani.
Una quota rilevante degli investimenti (circa 60%) sono di sviluppo e quindi destinati a favorire la crescita dimensionale del Gruppo ed in particolare sono riconducibili prevalentemente allo sviluppo di impianti di produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili (solare ed eolico), di impianti di selezione e trattamento dei rifiuti e ai progetti di smart solutions a favore dei territori e delle comunità (circa 1,6 miliardi di euro). A differenza dei precedenti piani industriali, sono stati inclusi gli investimenti di sviluppo per linee esterne pari a circa il 15%, e destinati al consolidamento di società ad oggi non controllare, alla partecipazione alle gare per l’affidamento del gas e al completamento territoriale degli Ato idrici nei quali Iren è incumbent.
Infine, il restante 25%, pari a circa 3,2 miliardi di euro, è destinato ad investimenti di mantenimento. Dal punto di vista della sostenibilità, 8,7 miliardi di euro sono indirizzati a progetti che concorrono al raggiungimento degli impegni presi nelle cinque focus aree individuate, in particolar modo per supportare la resilienza delle città e per progetti di decarbonizzazione.