Elettricità Futura e ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) hanno segnalato al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, la presenza di profili di illegittimità costituzionale nelle disposizioni adottate della Regione Puglia con la Legge n. 34/2019 e proprio nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha impugnato la Legge.
Come riporta lo stralcio del verbale, il Consiglio dei Ministri “decide di impugnare […] la legge della Regione Puglia n. 34 del 23/07/2019, recante ‘Norme in materia di promozione dell’utilizzo di idrogeno e disposizioni concernenti il rinnovo degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e per conversione fotovoltaica della fonte solare e disposizioni urgenti in materia di edilizia”, in via meramente cautelativa e salvo ulteriori approfondimenti, anche con riferimento alle modifiche proposte dalla Regione Puglia.
Tale legge, come segnalato dalle Associazioni, pur avendo nelle intenzioni finalità di promozione del rinnovamento degli impianti esistenti, introduce numerosi vincoli che contrastano con la disciplina nazionale e ostacolano gli interventi sugli impianti a fonti rinnovabili presenti sul territorio regionale, tramite la previsione dell’Autorizzazione Unica anche nell’ipotesi di interventi di modifica non sostanziale e l’avvio di VIA a progetti di rifacimento di impianti, anche quando il progetto originario dell’impianto non fosse soggetto a tali procedimenti al tempo della sua costruzione.
Pertanto, l’ANEV ed Elettricità Futura accolgono con favore l’intervento del Governo ed auspicano che le Regioni possano sempre di più ricoprire un ruolo attivo nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione definiti dal nostro Paese nel PNIEC.