Il ministero dello Sviluppo economico (Mise) e il Gestore dei servizi energetici (Gse) hanno aperto ufficialmente il cantiere per sviluppare una normativa italiana sui PPA (Power Purchase Agrement), i contratti di lungo termine per l’acquisto o la vendita di energia elettrica rinnovabile. L’avvio del confronto è riassunto in un articolo de Il Sole 24 Ore.
Il percorso – sottolinea il quotidiano finanziario – rappresenta uno snodo cruciale, sopratuttutto a fronte della traiettoria indicata dall’Europa che, con l’ultimo accordo raggiunto sul Recovery Plan, ha posto al centro del rilancio europeo, dopo l’emergenza-Covid, la messa a terra degli interventi fissati dal Green Deal della Ue, a cominciare dalla riduzione dei gas serra al 2030 pari al 50-55% rispetto ai livelli del 1990.
Per accelerare l’iter e per intercettare così anche le sollecitazioni che arrivano da Bruxelles, il Mise e il Gse si avvarranno del supporto tecnico di PwC Advisory e PwC Tls Avvocati e Commercialisti. Le due società si sono infatti aggiudicate la richiesta di servizio della Direzione generale per il supporto alle riforme strutturali (Dg Reform) della Commissione Europea, di cui il Mise e il Gse sono beneficiari, nell’ambito del Programma di sostegno alle riforme strutturali (Srsp).
“Il supporto tecnico si articolerà in più fasi. Il primo step sarà caratterizzato dall’analisi delle principali esperienze europee ed extraeuropee e della normativa comunitaria sui Ppa. Il passaggio successivo sarà poi finalizzato a identificare le barriere finanziarie, legislative e regolatorie allo sviluppo dei contratti di lungo termine in Italia, mentre l’ultima fase porterà all’elaborazione della normativa italiana che sarà chiamata a rimuovere i vincoli attualmente esistenti e a favorire la diffusione dello strumento”, conclude il quotidiano.