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Effetto coronavirus: crolla mercato auto ma reggono bene le EV

Il mercato auto a marzo è crollato dell’85,4% trascinando anche le ibride, ma le electric vehicle (EV) salgono del 48,9% grazie, in particolare, all’effetto Tesla. Questo, in estrema sintesi è il dato che emerge dai nuovi dati diffusi da UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri),  l’Associazione delle Case automobilistiche estere che operano in Italia nella distribuzione e commercializzazione di autovetture.

Il calo dell’85% era più che prevedibile considerando l‘effetto coronavirus. Il settore dell’auto – riporta la nota di UNRAE – è quindi in forte crisi con un’intera filiera a rischio. Proprio per questo, l’Associazione ha chiesto un intervento diretto al Governo per sostenere il settore non appena l’emergenza sanitaria sarà terminata. Quello che UNRAE suggerisce è una nuova struttura degli ecobonus per allargare la fascia delle auto che ne possono avere diritto e una revisione fiscale per i veicoli aziendali.

Come detto, in un contesto molto pesante spicca il dato positivo relativo alle immatricolazione delle auto elettriche che fa segnare un +48,9%, con una quota del 3,2%. Complessivamente, all’interno del mercato auto Italia 2020 sono state immatricolate a marzo 926 auto elettriche. Un dato inferiore a febbraio ma superiore a quello del mese di marzo del 2019. Trattasi di un segnale evidente di come questo mercato, comunque ancora di nicchia, continui ad essere dinamico. Tesla, per esempio, fa segnare nel periodo un +57,62% (mentre gruppi come Volkswagen, Fca e altre “big” registrano numeri molto negativi).

Inoltre – sottolinea UNRAE –  la tenuta delle EV è il chiaro indicatore dell’enorme sforzo portato avanti dalle società sul fronte dell’abbattimento delle emissioni di CO2, testimoniato anche dalla riduzione registrata nel primo trimestre del 2020 (-7,0% a 112,3 g/km dai 120,7 del primo trimestre del 2019).

 

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