“Se la Silicon Valley è il posto migliore per il digitale, l’Etna Valley sta diventando la ‘Energy Valley’, ovvero il posto migliore per la rivoluzione energetica mondiale. Siamo orgogliosi di supportare questo ecosistema e di contribuire ad accelerare lo sviluppo di nuove soluzioni favorendo la connessione tra fornitori di tecnologia, partner industriali, system integrator, centri di ricerca, venture capitalist e startup di tutto il mondo“. Così Ernesto Ciorra, direttore Innovabilty di Enel ai lavori di #SIOS22 Sicily Edition a Catania.
Ricordiamo che Etna Valley è il nome che venne attribuito alla zona industriale di Catania in seguito all’insediamento di alcune grandi società multinazionali dell’elettronica e dei semiconduttori.
“La Silicon Valley è l’emblema dell’innovazione digitale – ha aggiunto Ciorra – e l’Etna Valley è il posto dove accade cinque anni prima quello che interesserà la rivoluzione energetica a livello mondiale. Abbiamo il più grande laboratorio di rinnovabili. Abbiamo la più grande fabbrica di pannelli d’Europa. Abbiamo la passione di ingegneri che hanno realizzato la cella più performante al mondo che è la base per il pannello fotovoltaico“.
“Noi crediamo nei numeri – ha sottolineato il direttore Innovabilty di Enel – il 60 per cento dei progetti fatti con esito positivo sull’innovazione da Enel è stato fatto con start up. Quindi non avremmo prodotto il 60 per cento del nostro valore se non avessimo voluto affiancarci alle start up. Senza start up non andiamo da nessuna parte. Così come le nostre partnership per fare innovazione con aziende e università. Ci sono start up locali che ci aiutano a togliere l’argento nei pannelli al posto del rame. O la start up che ci aiuta a mettere i robot al posto delle persone nella pulizia dei pannelli senza acqua, che è fondamentale soprattutto nei posti dove c’è carenza di acqua.”
“Noi – ha concluso Ciorra – non dobbiamo dipendere dal petrolio e dal gas. Non dobbiamo dipendere da nessuna fonte fossile: abbiamo la fortuna di dipendere dal sole; di avere il vento che non costa e non è soggetta a speculatori. Dobbiamo usare fotovoltaico e l’eolico. E abbiamo le precipitazioni e quindi l’idroelettrico. Per alimentare in maniera naturale e rinnovabile il nostro paese.”