Riguardo alle posizioni del governo Italiano sui rincari delle bollette, riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota di Gianni Girotto, Presidente della Commissione Industria e Commercio del Senato, a commento del testo dell’interrogazione rivolta al Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
“Il Governo deve intervenire con urgenza affinché le regole per la determinazione dei prezzi di vendita del gas riflettano pienamente il reale prezzo di mercato. Non è più ignorabile l’eccessivo disallineamento tra il prezzo reale, cosiddetto “doganale”, del gas naturale e quello spot sul mercato Title Transfer Facility (TTF), notevolmente cresciuto dalla fine del 2021 e tuttora assestato su valori troppo alti.”
“Quella del prezzo spot è una crescita che non è assolutamente giustificata dalla concreta situazione contingente, ma che determina di fatto i rilevanti aumenti dei prezzi finali applicati a famiglie e attività produttive. Sono proprio famiglie e PMI, infatti, a rimetterci, mentre i principali importatori di gas naturale in Italia, tra cui anche società a partecipazione statale, riescono e generare enormi profitti, certificati dai bilanci che tutti possono leggere. Questo perché da una parte ci sono i guadagni generati dal meccanismo delle plusvalenze, legato alle aspettative degli operatori finanziari che operano sul mercato TTF, dall’altra quelli derivanti dai contratti pluriennali nei quali i prezzi stabiliti sono nettamente inferiori ai prezzi attuali: una situazione che rende tali società parzialmente immuni agli attuali straordinari aumenti, consentendo loro di registrare utili record.”
“Non possiamo continuare con interventi spot, che ristorano ex post famiglie e imprese. La situazione va risolta ex ante con misure strutturali, capendo in primis il perché non si è scelto di predisporre dall’inizio un indice (il TTF appunto) che non fosse attaccabile dalle speculazioni finanziarie, e adottando i correttivi necessari”.