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Auto solare italiana sfiderà il deserto australiano

Dovrà percorrere 3.000 chilometri nel deserto australiano: la Emilia 4 Long Tail Evolution (Emilia 4 LT) è stata presentata al Museo Ferrari di Maranello dall’associazione Onda Solare. Si tratta della nuova versione della cruiser a 4 posti dell’Università di Bologna, che nel luglio 2019 ha vinto l’American Solar Challenge percorrendo 2.800 km dal Nebraska all’Oregon solo con energia solare. Con questo nuovo modello, unico nel suo genere, il team di Onda Solare affronterà la World Solar Challenge (dal 13 al 20 ottobre 2019) lungo un percorso di 3.000 Km nel deserto australiano da Darwin ad Adelaide. 

La Emilia 4 LT e’ stata sviluppata e costruita interamente in Emilia-Romagna dall’Università di Bologna e da Onda Solare, in collaborazione con le imprese del territorio. Tra queste, si segnala Cms Advanced Materials, l’azienda del colosso riminese Scm Group specializzata in materiali compositi e alluminio per settori come l’automotive e l’aerospaziale.CMS Advanced Materials aveva già partecipato al progetto Onda Solare lo scorso anno, mettendo a disposizione del team i suoi più innovativi centri di lavoro per la creazione degli stampi che sono poi serviti alla realizzazione della carrozzeria in fibra di carbonio dell’auto solare. Ora, in occasione dell’ulteriore potenziamento di Emilia 4 LT, CMS ha confermato il suo supporto al progetto in linea con il forte impegno che da sempre investe in attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie ed applicazioni per la lavorazione dei materiali più innovativi e performanti.

Durante la presentazione Lucio Giavazzi, Division Manager di CMS Advanced Materials, ha dichiarato: “Il sostegno all’Università di Bologna e al Team Onda Solare attraverso il nostro Centro di ricerca, ci consente di perfezionare sempre di più le nostre competenze e tecnologie, in particolare quelle legate allo sviluppo di un ambito in continua evoluzione come quello dei materiali compositi per i settori racing, automotive ed aeronautica. Le nostre tecnologie sviluppate nella sede produttiva di Zogno (Bergamo), sono oggi utilizzate da alcune delle più grandi case automobilistiche mondiali (fra le altre FCA, Toyota, BMW, Jaguar, Land Rover, la supercar messicana Vuhl ecc.) per la realizzazione di modelli di stile di alta precisione e per la realizzazione di componenti, nonché dai maggiori team di Formula1 per i modelli e le parti in fibra di carbonio per le monoposto. A queste soluzioni si affiancano quelle prodotte dall’americana DMS, con sede a Colorado Springs, acquisita dal Gruppo a fine 2018”. 

 

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