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Auto elettrica e sicurezza al centro di #ForumAutoMotive

La trasformazione dell’industria dell’auto alla luce dell’avvento dell’auto elettrica e le novità, principalmente in tema di sicurezza, apportate recentemente al Codice della Strada italiano saranno tra gli argomenti principali della due giorni di dibattiti dell’edizione autunnale di #ForumAutoMotive, in programma a Milano il 13 e il 14 novembre.

All’appuntamento all’hotel Enterprise con il “movimento di opinione che si batte per una mobilità libera da pregiudizi e ideologie, basata sulla realtà dei fatti e programmata secondo il buon senso e le esigenze reali di popolazione, sicurezza, economia e ambiente“, parteciperanno i principali esponenti della filiera e si confronteranno esponendo le loro opinioni gli eurodeputati Brando Benifei (Pd), Paolo Borchia (Lega), Maria Angela Danzì (Movimento 5 Stelle), Carlo Fidanza (Fratelli d’Italia), Massimiliano Salini (Forza Italia) e Patrizia Toia (Pd).

La due giorni di lavori si aprirà il 13 novembre (dalle ore 15.00, diretta streaming Facebook), con la presentazione dei dati aggiornati e con le proiezioni del “Global Automotive Outlook” sull’evoluzione dello scenario italiano.

Il giorno successivo, dalle 9.00 alle 13.00 (in presenza e in streaming) sono previsti i talk show: “L’educazione stradale parte dalle famiglie. La Scuola non basta. Anche molti genitori dovrebbero essere messi in riga, le opportunità offerte del nuovo Codice della strada” e “Nuove tecnologie al servizio della sicurezza. Ritardi normativi e responsabilità”.

“#ForumAutoMotive – sottolinea riguardo al tema ambientale il patron dell’iniziativa, Pierluigi Bonora – aveva denunciato già in tempi non sospetti, tra i primissimi in assoluto, il rischio di andare incontro alla paradossale demolizione dell’industria automotive europea in nome di una politica ‘pro ambiente’ tutt’altro che chiara e rivelatasi, nel tempo, sempre più orientata al business, a interessi politici e con l’apertura del mercato europeo ai forti competitor cinesi. Oggi assistiamo a un’inversione di tendenza con il riconoscimento da più parti che l’imposizione dell’auto elettrica dal 2035 è un grave errore, oltre che una decisione contraria a ogni principio democratico.

Anche i costruttori, responsabili di aver accettato passivamente e contro gli interessi della clientela questo diktat, iniziano ora a lamentarsi, seppur denotando non poche contraddizioni”.

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