Nascerà in Norvegia, dove già oggi un’automobile venduta su due è elettrica, la prima fabbrica europea di riciclo delle batterie per Ev: la costruirà, nei pressi della città di Fredrikstad, Hydro Volt, neonata joint venture tra la svedese Northvolt e la norvegese Norsk Hydro. Sarà un impianto pilota che aprirà i battenti nel 2021, mentre l’anno successivo toccherà al secondo centro, di dimensioni assai maggiori, all’interno della Gigafactory che sorgerà a Skellefteå, in Svezia.
L’impianto di riciclo sarà altamente automatizzato e progettato per la frantumazione e lo smistamento di oltre 8.000 tonnellate di batterie nelle prime fasi operative, con l’opzione di espandere la capacità di lavorazione nel tempo. Il materiale prodotto dai processi di riciclaggio di Fredrikstad includerà la cosiddetta massa nera (black mass) e l’alluminio, che saranno trasportati rispettivamente negli impianti di riciclaggio di Northvolt e Norsk Hydro.
La massa nera è tipicamente costituita da una miscela di litio, manganese, cobalto e nichel in diversi rapporti. Di questi, il nichel e soprattutto il cobalto sono i più materiali più preziosi e più difficili da recuperare.
Ricordiamo che Northvolt è già stata scelta da Volkswagen per fare da contrappeso in Europa allo strapotere dei produttori asiatici, coreani e cinesi in particolare, di batterie agli ioni di litio. Volkswagen, che ha investito quasi un miliardo di euro, ha costruito con Northvolt l’impianto pilota di Salzgitter, che in futuro diventerà un’altra Gigafactory da 16 GWh annui di produzione. Nello stesso impianto ci sarà anche una linea di riciclo delle vecchie batterie.
Fonte: batteryindustry.tech