Riguardo al canone unico patrimoniale per i venditori di energia elettrica e gas, riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota di Gianni Girotto (M5s), Presidente della commissione Industria e Commercio del Senato.
“Nell’esame di conversione del decreto legge fiscale, siamo riusciti, insieme al Governo, a chiarire un aspetto importante sul canone unico patrimoniale per i venditori di energia elettrica e gas. Attraverso un apposito emendamento al dl fiscale, da me presentato e riformulato dal Governo, infatti, si stabilisce che il canone sia dovuto esclusivamente dal soggetto titolare dell’atto di concessione delle infrastrutture, in base alle utenze delle predette società di vendita. L’emendamento in questione è stato approvato stanotte durante l’esame del dl fiscale nella Commissione competente e proseguirà il suo iter approdando in Aula.”
“Grazie a questo correttivo, di cui siamo soddisfatti, siamo riusciti a salvaguardare l’equilibrio delle regole di mercato che garantiscono operatività e concorrenza tra le imprese. Si stima che l’applicazione del canone ai venditori avrebbe determinato la chiusura di almeno 100 imprese di vendita, che interessano 1.300.000 punti di fornitura, per un totale di circa 10.000 posti di lavoro, inclusi venditori esterni e agenti“.